lunedì 12 novembre 2012

Giulio e Venezia sono uguali... Entrambi in alto mare!





Tra i due titoli vincenti del sondaggio questo mi sembrava decisamente il più coerente alla situazione che si è verificata ieri a Venezia durante il Meeting. Perchè se è vero che si può confermare che Giulio può essere stato, come spesso accade, in alto mare in senso metaforico, in questo caso l'aspetto reale del contesto ha dominato certamente su quello allegorico. Si perchè come tutti saprete Venezia questa volta era davvero in alto mare, ma proprio alto, e non c'è Giulio che tenga per raggiungere certi livelli. Previsti 120 cm di picco alle 8.25, trovati 150 alle 10-11 circa. Insomma c'è sicuramente stato di cui divertirsi. Ciò che da anni ci si aspettava è realmente accaduto. Gara di orienteering con l'acqua alta.
Acqua alta a Venezia, la sesta marea piu' alta dal 1872 - 2 (© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati)Le premesse devo dire che pensavo fossero peggiori dal punto di vista della sporcizia in realtà. Mi era stato parlato di pantegane, topi (vivi e morti) galleggianti nell'acqua, acqua torbida e sporchissima ma in realtà ciò che si è confermato dalle previsioni è stata solo la terribile puzza (che ad ogni modo c'è anche in assenza di acqua alta), l'acqua freddissima (ma anche relativamente limpida) e la rottura di co.....i dei veneziani che per ogni minimo sollevamento di acqua oltre il livello normale cacciavano urli, grida e insulti. Nel caso di schizzo d'acqua ad elevate quote in fase di gara da parte di un orientista questo è certamente comprensibile, ma quando stai andando all' arsenale e non fai altro che camminare piano, ma non a rallentatore, facendo comunque attenzione a non creare disagio, a quel punto, dal mio modo di vedere, potrebbe esserci un pò di buon senso e sopportazione in più. Anche perchè se so che c'è l'acqua alta io, ipotetico veneziano, guarderò di non uscire di casa con abbigliamento firmato D&G, Gucci o chissà quale altra marca fica (di cui non mi intendo molto). 
Per quanto riguarda la gara, quest' anno si è svolta in una dupplice veste, una era la classica gara di orienteering come si fa tutti gli anni, con l'handicap, soprattutto per i primi partiti, dell'acqua alta, l' altra era quella di chi si beccava più insulti o ombrellate in testa. Io, personalmente, purtroppo in quest' ultima non penso di essermi classificato molto bene infatti a memoria mi pare di aver beccato solo un "imbecille" e un "cosa c....o correte qui in città a rompere i c......i, andate a correre da un'altra parte" e qualche "ma guarda questi" oltre a qualche "maleducati" (questi ultimi due non erano riferiti solamente a me). A Giulio invece un passante ha cercato di tirargli un calcione solo che, vista la notevole velocità del nostro orientista preferito, il malcapitato non è riuscito a colpirlo e con la scusa ha sollevato un sacco d'acqua raccogliendo le ire e gli insulti degli altri passanti al posto di Giulio. A questo punto, rivolgendomi personalmente al simpaticissimo passante gli dico, in qualità di Manager: "mai mettersi contro Giulio, in un modo o nell'altro si avranno delle conseguenza; nel tuo caso sono state immediate, uauauauaaaa (in tono demoniaco)".
Oltre a questi casi comunque, è probabile che il numero degli insulti fosse notevolmente più elevato ma, un pò la trance agonstica, un pò la concentrazione e un pò lo sbattersene le balle di ciò che ti circonda mentre corri con una cartina in mano, hanno probabilmente fatto in modo che non stessimo proprio attentissimi a ciò che ci venisse detto. Considerando poi il fatto che dicerie, che giravano all' arsenale, sostenessero che ci siano stati anche casi di picchiaggio e situazioni, in generale, realmente poco piacevoli si può dire che ci è andata anche bene ad essercela cavata solo con qualche insulto.

Pare sia stata la causa di tutto

Per quanto riguarda invece la prima delle due gare (quella effettiva di orientamento), si può sostenere prima di tutto che, come è chiaro da anni, mancasse l'equità nella competizione. Questa è una caratteristica nota della gara di Venezia ma in questo caso questa equità veniva ancor più messa alla prova dalla quota del mare che inaspriva ancor di più la sua disequità. Purtroppo però c'è da segnalare un aspetto ancora più minatorio all' imparzialità della gara e che è quello che più ha dato fastidio agli orientisti, ovvero il fatto che alcuni hanno potuto gareggiare ed altri no. Infatti ad ore 12.15 circa si presentano i vigili al cospetto dell'organizzazione, si dicono qualcosa riguardo alla relazione orientisti-turisti, e dopo alcuni minuti bloccano le partenze pare per "motivi di ordine pubblico". In pratica sembra che ci siano state delle lamentele da parte di qualche (probabilmente tanti) passante checca che non voleva inumidirsi le scarpette riguardo al fatto che gli orientisti passando, bagnavano loro e i loro vestitini. In pratica l'ultima ora dei partenti (la partenza era diventata libera del tipo "punch start") è dovuta a malincuore tornarsene all'arsenale o rubacchiare qualche cartina dagli arrivati per vendcarsi dei passanti, facendo lo stesso il percorso per non buttar via per lo meno proprio del tutto la trasferta. A tal proposito nel pomeriggio, nel tragitto di ritorno verso la stazione, si vedevano ancora alcuni atleti correnti in giro per la città ma era chiaro che non fossero in gara. Peccato però che l'acqua fosse già scesa e non potessero schizzare comunque gli amici turisti o venenziani che fossero (anche orientisti a quell' ora per quello).
Per quanto riguarda la gara del nostro Giulio riassumiamo la gara nei 5 minuti di errore che l' hanno portato da una posizione a ridosso della 10ma ad una a 1/4 di classifica... insomma non si smentisce mai. Però c'è un però. Infatti è anche vero che, dalle parole del mio assisitito, pare ci sia stato qualche atleta della sua categoria che abbia giovato della partenza "punch start" per fare trenino in quanto l'esigenza degli organizzatori di velocizzare e ottimizzare le operazioni già critiche di suo, non abbia permesso loro di stare a controllare anche questo aspetto. Infatti in situazioni critche come queste si tende a fare appello al "fair play" di ognuno ma a quanto pare non per tutti questo concetto vale. A tal riguardo, per individuare le pecore nere di sportività, ci sono giunti alcuni indizi, però io me ne ricordo solo uno di quelli che mi sono stati detti ovvero "Fascetta Rosa". Premesso che se c'è qualcuno che si è fatto seguire o abbia seguito uno con la fascetta rosa non è di mio interesse farne la conoscenza (scherzo ovviamente), si invitano gli altri orientisti a non seguire le abitudini, e soprattutto i gusti in fatto di fascette, di suddetti atleti. Insomma il succo era che Giulio in fin dei conti ci rimette sempre, vittima dei magheggi e ingiustizie che si compiono sui campi di gara in una maniera o in un' altra e un pò prendendo spunto dall' allenatore di calcio del Napoli metaforizzando la situazione dico a gran voce: "Lo sapete, non mi piace parlare degli arbitri.... ma il goal era chiaramente in fuorigioco!!!"  








Il Manager e provetto nuotatore

Silvan                          

2 commenti:

  1. POvero Giulio, a volte incompeso anche dal proprio manager. Per fortuna i veri fan riescono a cogliere anche le sfumature che sfuggono anche al più attento e lucido (ma meno appassionato) dei manager. E' del tutto evidente che il tuo atleta è uno dei pochi, se non l'unico, ad aver tenuto una condotta di gara rispettosa di Venezia e dei suoi abitanti e turisti, fluendo attraverso l'acqua ad una velocità tale da evitare qualsiasi tipo di molestia o turbamento dell'ordine pubblico. L'episodio riferito lo dimostra pienamente, con i passanti (evidentemente membri in incognito del nostro fan club) che hanno difeso l'innocente atleta riconoscendone il far play e beccandosi volutamente l'acqua al suo posto. Altro che errore di cinque minuti, lo sanno tutti che in quell'area l'acqua era pialta e c'era una concentrazione di anziane ed inermi signore appena uscite dalla santa funzione domenicale...

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  2. Mi scuso ma il mio atleta è stato talmente umile da non essersi sobbarcato tali ineccepibili scusanti per giustificare il tempo perso e nella riunione tecnica fatta in stazione davanti ad un panino alle melanzane, maionese, formaggio, zucchine e qualche altra porcheria, non mi ha accennato a tali situazioni. Questo dimostra ancora una volta come Giulio meriti sempre più sorte e condizioni migliori per potersi esprimere al meglio

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