domenica 13 ottobre 2013

GIULIO AL PRESTIGIOSO GIRO AL SAS

Week end senza gare quello del 12-13 ottobre, a parte quella manifestazione per raccomandati che facevano in Austria, sotto la neve e con un freddo bestiale a quanto sembra. Bè meglio rimanersene in quel di Trento a fare bella figura con i campioni della corsa su strada. 
In questo caso lanterne non c'erano, la strada era visibilimente segnalata, quindi il rischio di errori, in questo caso era notevolmente limitato. E così è stato! Giulio per la prima volta in quest'anno probabilmente non ha commesso errori sulla scelta del percorso...E bravo Giulio! Visto che a lungo andare i progressi si vedono!
Oltre a non aver sbagliato nulla dal punto di vista orientistico, Giulio raccatta un prestigioso 5^ posto assoluto di categoria, battuto solo da 3 che da quando sono nati non fanno altro che correre dalla mattina alla sera e da Codino, ex orientista venduto all'atletica, che se provi a dargli una cartina in mano, probabilmente sarebbe anche in grado di sbagliare addirittura più di Giulio. 
Dal punto di vista prestazionale Giulio piazza 2 giri ad una media chirurgica di 3 primi e 11 secondi al giro. Bè voi mi direte:"Son bon anca mi de far un giro a un sas in tre minuti! Anca en mez forsi, e senza far neanca masa fadiga! Che campione elo po" [i nostri amici internazionali potrebbero far fatica a tradurre questa citazione, avverto che nemmeno su google translate probabilmente si riuscirebbe a svelare l'arcano]. Vero è che a volte ho visto orientisti che per fare un giro ad un sasso, passando magari anche da uno ad un altro, ci può aver messo ben altro che 3 minuti, probabilmente anche 10-15 minuti nei casi più estremi [Bertamini insegna...]. 
Fatto sta che, come avrete capito, per lo meno sto Sas era per lo meno molto grande, o almeno con una circoferenza, o perimetro, molto elevato, diciamo di circa 1000 metri. Si che poi sto Sas sarebbe un giro del centro storico di Trento, ma anche se sono anni che lo conosco, ho ancora da capire perchè lo chiamino Sas... boh! In mezzo ci sono delle case vorrei precisare, vabbè che alcune sono di pietra ma non penso che il motivo derivi da questo. 
Dunque si tratta di 3 minuti e 11 secondi ogni 1000 metri che sommando diventano 6 minuti e 22 secondi per la gara totale che era 2000 metri, che sono 2 Km per i meno avvezzi alle trasformazioni di unità di misura. Sempre per chi non tratta molto i tempi in campo di atletica leggera, avverto che è un bell'andare, ritmo per il quale permetterebbe a Giulio, senza le lanterne fra le scatole, di vincere (Riccardo escluso) praticamente ogni volta una gara di orienteering nella sua categoria. Chissà perchè sarà venuta in mente a sta gente di metterci anche le lanterne in sto sport... bah! Chissà!
Peccato che con questo stato di forma ormai le gare siano finite e inizi un inverno dove la voglia di correre non è mai ai massimi storici (Giulio:"Parla per te!") e fa freddo, e rischi infortuni, e abbuffate natalizie, e....e....e....
Alla prossima

Il Manager

Silvan     

lunedì 7 ottobre 2013

O(H) MARATHON(A) DEGLI ALTIERIPIDI

O-Marathon! Oh marathon(a)! Oh maradona! Oh madonna! Si si che bella sensazione di pace... è tutto bianco e felice qui, si avvicina un rumore che mi chiama, un rumore soave mi attira a sè, mi vuole, mi prende e mi pervade tutto, vuole portarmi con sè come un calamita, proviene dall'alto e non si capisce bene cosa sia. Una sensazione di freddo mi pervade e anche di un leggero bagnato, la pioggerella autunnale dilava il mio corpo e scende copiosa ma lenta finchè ad un certo punto...." l'hai trovata la 76?!" una voce mi allontana da questa pace e mi riporta alla realtà, quella dura, quella fatta di mal di schiena, gambe, talloni, testa, articolazioni e caviglie (ecc.ecc.ecc). È Alberto Canella mio alternato compagno di viaggio nelle ultime tratte della gara più lunga e devastante dell'anno. Sì, in fondo a correre in due parallelamente (o meglio a tira e molla) le possibilità di rimanere dispersi in mezzo agli altipiani si dimezzano, oltre a darti un senso di angoscia minore e tenerti soprattutto lontano da quelle vocine beffarde che ti parlano soavemente nella testa. Questa volta non c'era alcun "mi mi mi" a tenermi compagnia in gara, era a dispendio energetico troppo elevato per potermelo permettere.

Certo potrei stare qui ore a scrivere della O-Marathon, quella seria, ma in fondo sarebbe un monologo banale in cui l'argomento principale sarebbero i dolori vari che il mio corpo ha dovuto sopportare ripetuti all' n-esima volta e le varie imprecazioni o invocazioni, sempre le stesse (oh madonna, oh maria santa, ca...o, m...da, po...a tr...a, e biiip e biiip e biiiiip.....) anch'esse ripetute all' n-esima volta. Certo da un punto di vista "bloggistico" sarebbe più interessante parlare della vera O-Marathon ma essendo su Origiulio dovrò virare la discussione sulla finta O-Marathon, quella a staffetta, o meglio, quella troncata e suddivisa in 5 parti. Una mera staffetta che obbliga la vera O-Marathon ad un cambio di tipologia diversa dalla solita gita-avventura lunga un giorno più volta invece a farla diventare una specie di prova finale Long dei Mondiali del prossimo anno, allungata per motivi di natura masochista. Una staffetta a cui Giulio ha partecipato in una staffetta il cui nome non è nominabile e per questo ancora meno degna di commento ed analisi. Soprattutto se il nome è stato deciso usando strumenti quali l'inganno e il ricatto. Il risultato finale è il secondo posto dietro ai Pavioni che alcuni psicologi sostengono essere la posizione in classifica (la seconda appunto) che porta ad una frustrazione maggiore di qualsiasi altra e che è legata maggiormente alla depressione. Gli staffettisti nell'ordine sono: Elisa Lucian (che è simpatica perchè mi ha soccorso alla Croazia Open quando mi sono storto la caviglia), la Tauferona (che è simpatica per ovvie ragioni), l'innominabile (che è antipatico per ovvie ragioni... è lui il tizio dell'inganno!), il GIULIO (che è qualsiasi cosa... per ovvie ragioni!) ed infine la morosa dell'innominabile (entrambi gli innominabili davano in qualche modo il nome alla squadra... megalomani!).
la frazionista "simpatica per ovvie ragioni" 



La classifica recita un costante secondo posto dell'intera staffetta ad esclusione dell'ultima frazione che viene corsa con il quinto tempo in un ora e oltre di gara nonostante i soli 3Km circa (questa è andata ai mondiali o europei junior!). Giulio invece corre la frazione decisamente più delicata sia dal punto di vista tecnico che atletico e il risultato sarebbe ottimo se non fosse che ci lascia un terzo dell'intera frazione su un solo punto (per la precisione 28 minuti e rotti) [per carità... sempre meglio dei 23 minuti su un punto dell'ultima frazionista in proporzione!]; quasi 10 minuti in più del suo Manager scarso e stravolto aiutato da un Bezzi, trovato per grazia divina lungo la strada, che commenta così il neo ritrovamento della lanterna numero 64: "Ades n'donti a ciapar el Giulio! L'è ben partì mez'ora prima de mi ma con le do lanterne prossime in sto merdaio el ciapi de seguri". Purtroppo per il Bezzi non è proprio andata così anche perchè, anche se l'avesse preso alla lanterna numero 5, come da sua previsione, iniziavano le tratte dove se avevi la cartina un minimo piegata in mano, arrivavi a vedere solo la riga rossa che si fermava alla fine della piegatura e, se la giravi, forse, riuscivi a intravedere il cerchietto con annesso il numerino successivo alla lanterna in cui si era. Il tutto condito con molti più spazi gialli e linee nere tratteggiate che ci coloravano il contorno o l'avvicinavano per dare almeno un pò di morale a chi aveva ancora benzina nelle gambe come Giulio (e non come Bezzi!), gli split poi parleranno da soli. Ad ogni modo frazione chiusa in meno di 2 ore con il secondo tempo di frazione battuto solo da Ivano (e probabilmente anche qualcuno dell'O-Marathon lunga...vergogna!). Tanti i ritiri anche qui, solo per la singola frazione, anche perchè fare 9.1 Km con 3-400 di dislivello con un livello tecnico, almeno inizialmente, da Elite, non è effettivamente proprio da tutti. Certo si può dire che è da Giulio...ma non certo da OriMarty e Raus ad esempio! (per questa volta lo nominiamo già che siamo alla fine).
Alla fine addirittura 7 euri di pasto gratis non possono che fare piacere ai concorrenti per reintegrare le energie spese e i neuroni persi nel bosco. Le gare un pò serie sembrano finite, almeno per Giulio, che ingiustamente non è stato convocato per l'Arge Alp (fosse stato per me l'avrei convocato) e dovrà accontantarsi forse di un Giro al Sas o chissà. Inizia la preparazione invernale dunque visto anche che qua nel fine settimana è prevista neve a 1200 metri e non rimangono che le gare in Val di Sole e ad Imer, visto che quest'anno siamo rimasti orfani del tradizionale Meeting di Venezia... sogh!

il Manager dispiaciuto per questo

Silvan   

lunedì 30 settembre 2013

GIORGIO E DANIELE FINO A LAVARONE PER VEDERE GIULIO

In questo week end si è svolto il prologo dei Mondiali del prossimo anno in una tre giorni di orienteering con tutti i campioni della specialità provenienti da ogni angolo del mondo (prevalentemente quello europeo settentrionale) venuti a posta per provare i terreni che li vedranno protagonisti fra meno di un anno (...o almeno questa è la versione ufficiale). Si è iniziato venerdì sera con la simulazione della nuova specialità che verrà proposta per la prima volta ai mondiali, proprio in Italia (che culo!), ovvero la sprint relay.
Il famoso DELTA 
Una sorta di copiatura dallo sci da fondo, il biathlon e forse qualche altro sport che non conosco bene, volta principalmente a rendere la cosa ad alta visibilità sbattendosene per la maggiore di rendere la competizione ad elevato contenuto orientistico ma privilegiando le caratteristiche che più fanno assomigliare lo sport dei boschi all'atletica. Certamente per gli orientisti più sanguigni, più grezzi e più "estremisti" la formula non piacerà nella sua essenza, per i "corrimona" un pochino di più forse (ma non è detto). Dalla descrizione parrebbe che la cosa mi faccia schifo, in realtà non è così (anche se posso capire il dissenso di taluni) e anzi a me ispira molto perchè nuova, divertente, emozionante, ad elevata componente emozionale e in fondo non disdegno gli incroci fra atletica e orienteering, se fatti nella maniera e nella tempistica giusta. Ma in fondo voi penserete: "che cavolo ce ne frega della tua opinione in merito!!". E c'avete ragione ("ga ve reson!") perchè in fondo il motivo per cui questa formula è buona è perchè Giulio venerdì ha fatto un garone! Grazie al suo apporto fondamentale la staffetta, di cui non posso pronunciare il nome, si è posizionata in una discreta posizione (disceta solo perchè, ahimè, si correva in 4) che altrimenti sarebbe finita nel baratro come invece è successo per l'altra staffetta della società. Ma chiaramente loro non avevano Giulio e sulla carta erano potenzialmente più forti. La frazione di Giulio, corsa in poco più di 18 minuti (solo 3 minuti in più di Hubmann!!!) è stata all'altezza del nome che porta. 
Sabato gara Middle adatta alle caratteristiche tecnico-atletiche di Giulio, non a quelle ipnotico-cognitive, infatti anche se il tempo senza errori sarebbe stato fantastico, errori chiaramente sono stati commessi (da qui il vecchio detto "l'orienteering lo sport dei se e dei ma"). E quindi, forse per l'emozione dell'entrata in scena del sabato dell'amico e mentore Giorgio, che peraltro perde per un solo secondo in Elite, Giulio ci spiattella lì la bellezza di una decina di minuti di errore, un pò tantini considerando che la gara è durata meno di 40 minuti. 
Domenica gara Long sullo stesso terreno del sabato bene o male ma avendo il doppio della lunghezza media sulle tratte, la componente ipnotico-cognitiva si riduceva notevolmente e infatti Giulio ci piazza un secondo posto in classifica (quelli che vengono dall'estero non contano - probabilmente si doppano) andando a scavalcare un certo Raus nella somma dei tempi di un delta t che spazialmente riusciremmo a contare guardandoci le mani aperte e contando. Non male insomma (son soddisfazioni!).
Considerando che alle premiazioni erano presenti anche Daniele e Giorgione (che come vedrete su un'altro blog, non capendo l'italiano, sono stati costretti a fare cose che neanche loro capivano bene di fare) Giulio ha scelto la gara perfetta per salire sul podio. Ecco a voi le prove:
foto a cura di Michele (Trent-o)

Il Manager presentatore

Silvan         

lunedì 23 settembre 2013

ANCHE I CAMPIONI PROVANO SENTIMENTI

Val Badia tris; è il terzo anno che si corre in Val Badia, il primo su in cima a Piz Sorega dove ci sono i pratoni fintamente adatti ai cosiddetti "corrimona", il secondo anno non lo so perchè non c'ero (ma voci mi dicono che fosse lì vicino e con caratteristiche molto simili all'anno precedente), il terzo è una figata! Il terzo anno è gara adatta per "i corridori che sanno leggere la cartina" (cit. italianizzata di Michele Candotti... l'originale cita: "l'è na figada, l'è sta la gara pù bela che ho fat nei ultimi diec'anni, te potevi tirar a maneta ma se te tiravi masa te risciavi, ma l'è proprio così che se fa na gara de orienteering" ). E non posso che condividere la schietta analisi fatta dall'ormai ex ex campione italiano sprint di Cison di Valmarino. 
Proprio bella ma un pò un'incognita per le possibilità sulla carta (non quella di gara) del Giulio. Terreno da correre e da leggere. In fondo potrebbe essere non così male perchè le gambe ci sono certamente in questo periodo, come peraltro in tutto quest'ultimo anno, la testa anche va un pò meglio da quando probabilmente Giulio ha aumentato l'autostima con qualche buona gara purtroppo non commentata su questo blog. Certo è che se la fortuna te la giochi tutta a comprare D'Ambrosio al fantacalcio che non si sa neanche chi sia e da dove venga e poi ti segna due goal in due partite ed è pure un difensore (è vero che gioca a centrocampo... ok Giulio!), non è che te ne può avanzare tanto poi quando la vuoi usare nell'orienteering. Ed infatti, contro tutti i pronostici (quelli non fatti dal suo Manager...), Giulio fa una gara spettacolare per 3/4 di gara, roba da 4^-5^ posizione, subito dietro a quel cagnaccio di Sbabu, ma poi la scarsa abitudine alle posizioni alte della classifica suscita in lui un' emozione strana che di lì a poco si trasforma in panico e così, in men che non si dica, arrivato alla lanterna numero 14, decide che la 15 non gli piaceva, e passa direttamente alla 16... 
Fonti attendibili sospettano che un certo Daniele di Venezia abbia fatto un incantesimo su di lui e gli abbia fatto dimenticare il numero 15, altri invece ipotizzano che abbia visto l'orso e l'abbia seminato giù in discesa ma non ha avuto il tempo di punzonare anche la lanterna, ma i più sostengono che la cosa sia assolutamente nella normalità e avrebbero pensato strano in caso di punzonatura corretta. Se però andiamo a considerare che una cosa analoga sia successa all'orientista più forte in Italia in una staffetta dei mondiali di qualche anno fa, che peraltro Giulio ha visto dal vivo (non è che abbia interpretato male il messaggio e abbia voluto imitarlo?!) la cosa è di buon, anzi ottimo, auspicio. Vero è anche, che il Manager, in quei momenti concitati, abbia visto il suo allievo in gara ma che a quest'ultimo sembrava che Giulio fosse estremamente concentrato e motivato senza contare che stava correndo senza un minimo di fiatone su per un rampone in mezzo al bosco in prossimità di un sentiero che si inerpicava nella stessa direzione di quella di Giulio stesso. Dunque il buon Manager si era tutt'altro che preoccupato e nemmeno con un innocente "ciao" ha provato a distrarre il suo pupillo. A fine gara invece viene fuori che malauguratamente fosse proprio quello il momento più critico. E pensare che Raus era abbondantemente preso, staccato (senza manco vederlo) e ultrabattuto in classifica. Peccato! Peccato! Un' altra volta PM, ha Peccato Molto.
Ad ogni modo va guardata la prestazione e non il risultato e quindi Giulio ha dato prova di un'ottima dimostrazione di solidità in un terreno estremamente ostico che ha visto andare in difficoltà molti orientisti anche quotati soprattutto nell'ultima parte di gara (dove peraltro ha sbagliato Giulio quindi è un pelettino contraddittoria come frase a pensarci bene). Prima parte di gara invece caratterizzata dalle distese di prati misto bosco che riprendevano in parte le vecchie cartine già utilizzate gli anni scorsi. Un plauso va quindi al/i tracciatori che hanno saputo mettere in difficoltà un campione della sua caratura. 

Vorrei concludere con un aggiornamento sulle nuove metodologie che verranno utilizzate per l'allenamento del nostro campione importate direttamente dalla Svizzera che faranno fare, dopo gli allenamenti fatti con gli scacchi, un ulteriore salto di qualità sulle capacità memoniche e di concentrazione visualizzato nell'immagine sottoriportata


in passato veniva utilizzato in maniera troppo ferrea questo tipo di allenamento


i miglioramenti potrebbero essere sensibili!     

Sul blog di Rudi De Ferrari tutte le informazioni dal punto di vista tecnico sulla gara.  

Il solito Manager sempre in cerca di nuove moderne soluzioni

Silvan   

venerdì 13 settembre 2013

ALL' ATTENZIONE DEI LETTORI


Attenzione attenzione cari amici lettori! Origiulio ha raggiunto e ormai superato quota 10000 visitatori! Proprio grazie all'ultimo post la popolarità di Giulio ha potuto superare le 4 cifre ed è con grande orgoglio che il suo Manager ve lo annuncia! Ed è per questo che si è voluto offrire un bonus per il fortunato, ma preferirei definirlo bravo e buongustaio, che ha effettuato esattamente la 10000 visita! Il buono consiste in una pizza in compagnia di Giulio, ovviamente pagata dal Manager. Magari margherita, baby e in una pizzeria che conosco io dove mi fanno lo sconto del 10% perchè socio Trent-o.... ma nooo dai, per queste cose non si bada a spese! (oddio, dove fanno lo sconto la fanno buona comunque!).
Forza, l' Origiuliofan si faccia avanti!

il presto squattrinato Manager

Silvan

NB: la reale vincita potrà essere ritirata soltanto dimostrando l'effettiva visita tramite immagine che attesti la specifica visita da mostrare al sottoscritto o direttamente a Giulio. In alternativa può essere mandata una mail all'indirizzo "onavlisd@libero.it" con allegata l'immagine relativa. Fate presto! Giulio ha fame ma soprattutto voglia di conoscere di persona i propri fans!


domenica 8 settembre 2013

....ALTI E BASSI....

Più bassi che alti se si considerano i post pubblicati negli ultimi mesi e si conseguenza anche le visualizzazioni ricevute e quindi anche la mancanza di popolarità che ciò comporta. 
Più alti che bassi se invece si considerano i progressi effettuati da Giulio, che in questo momento sto cercando di spacciarvi, nel lungo periodo di letargo-meditazione che ha caratterizzato questo blog. 
In realtà ciò che ha fatto pendere l'ago della bilancia a favore del grande ritorno è stato un gioco, o per la precisione, un gioco di magia. Dopo averlo fatto conoscere a mezzo mondo (orientistico) la gente (ehm, ehm... gli orientisti) si è prostrata ai miei piedi con la richiesta esplicita di sorprenderli ancora... e dunque eccomi qui! Tornato a scrivere nuovamente questo po po di boiate riguardo un'atleta tanto bravo quanto antipatico che si cimenta in uno sport che, in quanto a visibilità, popolarità e apprezzamento, rispetto al calcio potrebbe essere paragonato alla differenza tra il peso della Litizzetto e quella di Jerry Scotti, o alla differenza di bellezza tra Ribery e Raul Bova (Litizzetto e Belen per il principio delle "pari opportunità") e che qualche amico del Manager definirebbe "piuttosto vado a zappare la terra" (cit. amico del Manager di Giulio) per dimostrare l'attuale considerazione da parte del populino nei confronti dell'orienteering e in che acque si è andato ad immergere il nostro campione per avere fama (oltre che fame).
I famosi mancati orientisti
Ma ora parliamo di Giulio (altrimenti qualcuno potrebbe sostenere che non se ne parli abbastanza...); 
Week-end di Campionati Italiani all'Aprica, si quelli che si fanno sempre nelle prime settimane di settembre, si quelli che si fanno due gare, prima la gara lunga detta "Long" (perchè a noi ci piace l'inglisc) e poi quella a squadre detta "a staffetta" (perchè a noi ci piace anche l'italiano ogni tanto). Si anche quelli dove c'è sempre Schuster a controllare che vada tutto bene ma che ha sempre la sfiga che l'organizzazione della gara lo fa sempre lavorare di più di quello che lui aveva preventivato. Si, quelli che vengono considerati dai più "il week end più importante dell'orienteering in Italia". E "dulcis in fundo" (perchè a noi il latino ci piace ancora di più), Si, quelli dove Giulio costantemente fa schifo... ma no dai... non è vero.. è solo che era una buona continuazione dell'elenco... o meglio; in parte è vero perchè il sabato Giulio ha offerto una classica prestazione "alla Giulio" ma la domenica, con la responsabilità da primo frazionista sulle spalle, ha saputo limitare i danni dove andavano limitati perdendo solo pochi minuti dal leader della gara. Ciò non ha permesso alla sua staffetta (Giulio, Raus, Fabietto) di vincere, come era in preventivo, ma lui il suo contributo lo ha dato; chi non lo ha dato questa volta, è stato qualcun altro. Certo che confondere la lanterna 10 con l'ultima, e successivamente viceversa, rimane un qualcosa che comunque macchia la prestazione o ad ogni modo, se vogliamo vederla in maniera più ottimistica, rispetta le tradizioni (per la cronaca la 10 non era l'ultimo punto!).
Sperando di essere più attivo nel prossimo futuro (promesso...) vi saluto



il Manager dispiacciutissimamente assente 

Silvan  

giovedì 9 maggio 2013

SBABU QUITE OUT FROM ORIENTEERING COMPETITIONS

"Ciò ha contribuito al non passaggio in finale di Giulio per il giorno successivo e una mancata più che probabile umiliazione a Sbabu (alias "Samuele Canella" - per evitare fraintendimenti di persona) che prima della finale, la domenica mattina, dichiara candidamente:" il giorno che mi farò battere dal Giulio smetterò di fare orienteering". In questa sede si sono voluti mettere i puntini sulle i (la tastiera me li mette in automatico in realtà) e mettere per iscritto ciò che si sarebbe altrimenti negato fra non più di una o due gare." 

[estrapolato dal post "MIDDLE(mah...) 2013"]

Per non dimenticare....
Ci siamo andati vicini, posso dire che ci siamo andati vicini. Siamo ancora nella fase "work in progress" ma non manca molto. Ma per spiegarvi come mai partiamo da monte.
Trittico della Valsugana 2013, sabato e domenica, rispettivamente 4 e 5 maggio (auguri mamma!) 2013, luogo di svolgimento Cinte e Pieve Tesino e Pradellano-Drio Casello. 
Giulio gareggia solo la domenica, ufficialmente per compiti e studio, in realtà per accumulare tutte le energie per battere Sbabu domenica. Tutto è cotto a puntino per un grande umiliazione: Giulio parte esattamente 3 minuti dopo la partenza di Sbabu, Giulio parte concentrato (in realtà lo sembra sempre prima di partire... probabilmente dorme!) e Sbabu è stato distratto e spaventato a dovere dal Manager nell' immediato prepartenza.
Giulio sfrutta la scia prima dello scatto finale da buon Cycling Watcher
Incredibile ma vero, tutto ciò funziona! Sbabu arriva al punto K e non capisce dove si trova, si sente smarrito, sente la pressione Giulio, non riesce a percepire la differenza fra punto di partenza della gara (punto K) e punto di partenza in cui vengono date le cartine... è nel panico più totale e succede l'inverosimile... Giulio arriva e Sbabu è ancora lì! Scatta una ola da tutte le creature del bosco, la possibilità di non vedere più Sbabu in un bosco è alta, altissima, siamo tutti con il fiato sospeso. A questo punto a Giulio non resta altro che attaccarsi e fare l'unica cosa che è bravo a fare... correre!!! Vai Giulio!!!
A quel punto Giulio si sente tutto ardere dentro, è eccitato, emozionato e spaventato allo stesso tempo. La responsabilità è grande ma il compito da portare a termine molto meno e infatti, come da pronostico, si fa staccare. Il distacco dura per 6-7 lanterne ma poi Sbabu sbaglia di nuovo e alla lanterna 9 sono di nuovo assieme. A questo punto Sbabu prova il tutto per tutto, una tirata micidiale fino all'arrivo con l'unico scopo di poter continuare la sua falsa promettente carriera e Giulio, assalito da una senso di rimorso nei confronti di quel povero orientista disperato, decide di lasciarlo andare e finire la gara per conto suo sbagliando pure un minuto per arrivare all'ultimo punto per essere sicuro che il povero Sbabu arrivasse prima di lui in classifica.
Il gran cuore di Giulio ha pregiudicato un'altra volta la sua performance ma le sensazioni sono state otttime e incoraggianti per diventare campione trentino Long la prossima domenica per poi passare a diventare campione italiano Sprint a inizio giugno.        

Questo è un "Art Attack"

La classifica finale lo vede al quinto posto ad un solo minuto (abbondante) dal secondo... quello che è servito per avere la certezza di far vincere Sbabu ma a molti minuti da uno scatento Fabiano che ha remenato tutti rifilando 6 minuti (!) al secondo. Insomma... i campioni sono tutti del '96 c'è poco da fare. La sfortuna per Giulio è sempre al massimo.

Il Manager flessibilissimo
Silvan

venerdì 3 maggio 2013

MARLENE 'S RACE

Cosa centra il titolo con la gara che sto per iniziare a raccontare? Che questa gara, che si ripete quasi ogni anno, alle premiazioni propone sempre cassette di quelle gustosissime mele che "fanno" solo nel sud del Tirolo...
No! Non è ancora un nostro sponsor, ma visto l'apprezzamento appena citato, contiamo di metterci in trattativa al più presto.
    

Ed è questo che spinge fior fior di atleti (tra i quali il Giulio) a partecipare in massa a questa gara e mettercela tutta, perchè se vinci, a fine gara ti danno le mele, le mele Marlene (Marlene, passione per le mele! Oh yeah!).
Ma passiamo alla gara....
Giornata inusuale per correre una gara di orienteering infatti è mercoledì e c'è il sole e Giulio si è iscritto (pardon, è stato iscritto) in MA. La gara è una Long Distance e il nostro campione, come avete potuto leggere nell'ultimo post, è stato in Germania a divert...ehm ehm studiare per una settimana quindi la sua condizione fisica e psicologica era un grosso punto interrogativo.
Andrea Rinaldi che ci mostra
il sedere mentre punzona
Il punto interrogativo non sussiste invece per la Carmen (Giulio's mother), che convinta degli aspetti negativi delle supposizioni poste sopra, proibirebbe, fosse per lei, categoricamente una gara così selettiva sia fisicamente che mentalmente a suo figlio, tant'è che la prima preoccupazione del Manager nella mattina pregara è stata proprio l'andare a sondare il suo stato di incazzatura nei confronti di chi non ha esaudito il suo volere. Le cose vanno piuttosto bene ad esclusione di una seria minaccia nell'obbligo di andare a cercare Giulio nel bosco nel postgara in caso di dispersione ma, fidandosi ciecamente del suo atleta, il Manager accetta pienamente le condizioni. Peccato che resosi conto a fine gara della durezza e anche dell'elevata tecnicità del percorso qualche dubbio pervade il Manager mostrando comunque davanti a Carmen una spiccata sicurezza nelle capacità del suo atleta e confidando in Dio di avere ragione perchè nel momento in cui estraeva questo dalla sua bocca, il buon Manager, era sdravaccato sul telo del Trent-o con nessunissima intenzione di rialzarsi almeno nel giro di una mezz'oretta. Ma come è chiaro però, se dai fiducia, la fiducia prima o poi ti ritorna indietro ed infatti ecco comparire dopo una decina di minuti Giulio con una falcata da gazzella diretto verso il finish seguito da un Aaron decisamente meno pimpante (ma con quasi 20 minuti di gara in meno sul groppone!).
Il risultato alla fine nella classifica finale è quello che è ma va evidenziato come alcuni tratti di gara siano stati davvero interessanti. Per esempio (mi sono ripromesso di non fare nomi e cognomi per non rovinare l'immagine di personaggi famosi all'interno dell'ambiente orientistico) girano voci, e anche qualcosa di più, che Giulio sia stato da locomotiva, o abbia collaborato, o abbia semplicemente indicato la retta via, magari solo in zona punto... ma tant'è... a fior fior di campioni italiani che grazie al suo aiuto.................................probabilmente non hanno tratto alla fine alcun vantaggio in termini di classifica (!) ma solo la temporanea depressione dall'essersi fatti coinvolgere/assorbire/deviare/inglobare/fagocitare nell' orientamento di Giulio in maniera positiva, o almeno meno negativa di quanto avrebbero fatto da soli. Questo comunque a totale dimostrazione che presto il nostro Giulio sarà in grado di grandi risultati come solo il suo Manager, che ha creduto in lui da subito, ha potuto immaginare in anticipo rispetto al resto del mondo. Un pò come quando Messi, facendo un provino per entrare nelle giovanili dell'Inter, venne scartato per la sua scarsa fisicità e fu raccolto poi successivamente dal Barcellona.
Scalet allo sprint
Alla fine della giornata a Giulio rimane solo la magra consolazione di aver battuto il suo Manager ma considerando la mezz'ora, molto abbondante, presa dall'astro nascente dell'orienteering, tal Riccardo Scalet, la strada è decisamente più lunga di quanto ci si aspettasse. Verò è che era appena tornato dalla Germania e questo può essere valutata come la scusa ufficiale per questa gara. Ora vi lascio e mi ritiro a pensare a quale possa essere una scusa valida per la prossima gara. Non è un compito facile, di gara in gara sempre più difficile. Povero Manager.

Il povero Manager
Silvan     

sabato 27 aprile 2013

MIDDLE (mah..) 2013

Probabilmente questi erano i campionati misti perchè in due gare ci hanno messo dentro tre distanze in una e considerando che il sabato pomeriggio si è provata per la prima volta in assoluto una sprint-relay, si può dire che in un week-end, in un modo o nell'altro, ci abbiano messo dentro proprio tutto (coerentemente con la strategia federale nazionale futura di accorpare tutte le gare in pochi week end durante l'anno... ;) ). 
Sabato middle allungata (o long accorciata) in mezzo alla palta, in uno di quei terreni che sembravano molto una via di mezzo fra l'ambientazione dei film "Rambo 1" e "Rambo 2" (posso dire di essermi sentito uno stallone per una volta!), caratterizzati da enormi valloni infangati che era meglio certamente evitare soprattutto nelle scelte lunghe se possibile (..ops!). Per quanto riguarda i tracciati c'è chi ha apprezzato, c'è chi è rimasto indifferente nonostante i tempi stimati del vincitore parevano essere un pò sballati, e c'è chi ha espresso il suo apprezzamento della gara, proprio in presenza mia e di Giulio, nella maniera come si può notare in figura. [non si fanno nomi]

Alcune persone che stanno pensando intensamente al giudizio della gara del sabato
[la riflessione è durata qualche minuto]

Domenica gara middle-sprint, lunghezza e tempi da middle, tracciatura e numero di lanterne da sprint (anche se il corso di aggiornamento di sabato pomeriggio mi ha acculturato sul fatto che in realtà le sprint dovrebbero essere in grado di vincerle anche quelli che non fanno altro nella vita che girare intorno ad un campo di atletica; e questa non era certamente una gara con questa caratteristica).
Giulio porta a termine due discrete gare sia sabato che domenica ma la sfortuna che lo attanaglia, in pratica da sempre, non gli permette di raccogliere tutto ciò che semina. 
In M20A il tempo di passaggio in finale è di 1:02:23 mentre in M20B è di 1:05:02. Ora pongo agli attentissimi e sveglissimi lettori una domanda quasi retorica: a grandi linee quanto può essere stato il tempo di Giulio, con un margine di errore sulla vostra stima di circa 3 minuti, e in quale batteria, in cui è finito casualmente, può essere capitato??? A voi l'arduo indovinello.


Oltre a ciò, a caratterizzare la gara di Giulio hanno influito 4 minuti di errore (neanche troppi in realtà) accumulati in maniera per così dire "stupida" in quanto si è trovato a colloquio tecnico, DURANTE LA GARA, con il suo coach atletico. Quando i preparatori non lavorano in maniera simultanea e coordinata succede questo purtroppo. Ciò ha contribuito al non passaggio in finale di Giulio per il giorno successivo e una mancata più che probabile umiliazione a Sbabu (alias "Samuele Canella" - per evitare fraintendimenti di persona) che prima della finale, la domenica mattina, dichiara candidamente:" il giorno che mi farò battere dal Giulio smetterò di fare orienteering". In questa sede si sono voluti mettere i puntini sulle i (la tastiera me li mette in automatico in realtà) e mettere per iscritto ciò che si sarebbe altrimenti negato fra non più di una o due gare.
Giornata di finali la domenica, soprattutto per i qualificati. Per gli altri non si capisce bene quale sia l'obbiettivo se non divertirsi. Certo è che a Giulio non basta divertirsi e quindi una finale b non ha molto senso per uno del suo calibro. Alla mattina infatti a Giulio si chiedeva una vittoria facile in finale b, ma naturalmente la delusione del giorno prima brucia e le motivazioni mancano tanto che non riesce nemmeno a sopraffare gli avversari, chiaramente più deboli di lui. 
Giulio se ne esce quindi dal week end con la consapevolezza....che durante la settimana partirà per la Germania. Sta sondando il terreno per vedere se lì c'è meno competitività e maggiori possibilità di accrescere la propria immagine [versione ufficiale decisa in accordo con il Manager].   
    

   







Buona ricerca Giulio!

Der Manager
Silvan

giovedì 18 aprile 2013

THE RETURN OF THE KING

Si è voluto dedicare uno spazio su questo blog ad un personaggio che ha segnato l'orienteering italiano negli ultimi anni, che grazie alla sua fama e competenza hanno potuto trovare luce altri molti esperti e famosi orientisti italiani sui nostri campi di gara. Di sicuro questa persona dall'orientista medio italiano è più conosciuto di un tal Thierry Georgiou o di un certo Martin Hubmann, o anche di una certa Niggli, di cui ignoravo il cognome io stesso fino a poco tempo fa. 
Stiamo parlando del cosidetto, soprannominato da me, Francesco Pancani dell'orientamento per ovvi motivi (almeno per chi segue il ciclismo.... ok ok non è così ovvio), anche se avrei preferito appellarmi ad un Davide Cassani come modello ma forse quello era più adatto ad un Andrea Rinaldi ad esempio. Si insomma, quell' orientista che da qualche settimana ha detto addio ufficialmente all' orienteering lasciando un buco oratorio (e non solo) nella mente del corridore dei boschi della domenica. Stiamo dunque parlando, come ormai vi sarà noto, del mitico Stefano Galletti.

Galletti in un momento di intensa riflessione
Consultando la lista iscritti del prossimo week end ho potuto notare che con il pettorale numero 1 (quale altro sennò) ci sarà anche lui. Da sportivo e blogger lettore mi auguro che faccia la gara ma, egoisticamente forse, da orientista mi auguro anche che sia anche lo speaker ufficiale della gara (forse c'è anche scritto sul sito della manifestazione ma non ho controllato). Si perchè a tutti è gradito uno speaker che si potrebbe nominare lo "speaker del popolo". Solitamente infatti lo speaker medio accentua la sua concentrazione, il suo tempo e le sue parole nei confronti degli atleti più noti, più famosi e di conseguenza più bravi, quindi gli Elite ovviamente, i vari Schgaguler, Tenani, Seppi, Negrello, Kirchlechner, Guizzardi ecc ecc. e qualche accenno per i migliori giovani quali Zagonel (*2) e qualcuno dei mille Bettega, ma Galletti oltre a questo quando passano gli "smarzi" trova il tempo anche per loro per gratificare nel giro di pochi secondi la fatica fatta fino a quel momento. Mai avevo sentito nominare da un altro speaker in 11 anni di orientamento all'arrivo il nome per esempio di un Giulio Zucal (ma questa è comunque una palese mancanza dell'eventuale speaker che non lo faccia) o di un Roberto Pezzè nè tantomeno di un Silvano Daves o di un Emanuele Piva, ma questi sono solo degli esempi a me noti, in realtà Galletti se avesse il tempo li nominerebbe tutti uno ad uno se potesse, poi chiaro che la precedenza in caso di arrivo con un Elite va a quest'ultimo. E questo non perchè si studi la sera prima tutto l'elenco iscritti (almeno credo) ma perchè è un uomo del popolo, uno speaker del poplo, tutti lo conoscono e tutti lui conosce. 
Tutto questo per dire che quando Giulio domenica diventerà campione italiano Middle, il suo Manager vorrà uno Stegal a raccontarne le gesta ed esaltare la sua immagine, nonchè a gridarne il nome e cognome al momento della sua premiazione. 
Eh si perchè sabato e domenica prossima, l'occasione è ghiotta, molto ghiotta per il nostro Giulio. Ghiotta perchè all'appello mancheranno i maggiori interpreti della sua categoria impegnati nella terrà di Josè Mourinho, il Portugal, per svolgere i mondiali dei giochi sportivi studenteschi. Mancheranno Scalet, Debertolis e Bettega (il secondogenito) di sicuro e poi magari altri che ancora non ho controllato. Ma tolti questi qui, potenzialmente si potrebbe seriamente fare un grande risultato.

Mou protesta contro i complotti nei confronti del suo orientista preferito
"Ah! Come dici Giulio? Sabato e domenica vengono accorpate la M18 e la M20 per farne una categoria unica come da regolamento Fiso???" "Non c'è problema Giulio! Quelli della altre categorie non hanno la possibilità di studiarti e capire i tuoi punti deboli e punti di forza, loro non sono una preoccupazione!".

Dunque appuntamento a sabato e, soprattutto, domenica e riscaldate la voce per Giulio che lui i motori e le gambe li ha già scaldati!
 
          

martedì 16 aprile 2013

I° COPPA ITALIA: Giulio riscalda i motori

Week-end di orienteering quello appena trascorso, primo week-end ufficiale del calendario nazionale della Fiso che tradotto significa inizio delle gare cosidette serie. Certo è, che decisamente serio, dal punto di vista orientistico, è il fatto che il luogo di svolgimento delle gare sia la valle di Primiero, caput mundi dell'orienteering a livello italiano. Sabato gara sprint in centro a Mezzana, Imer o qualsiasi nome abbiano quei paesoti nei dintorni; molto bella la gara dal punto di vista dell' attenzione da prestare in alcuni punti e bravo il tracciatore a sfruttare bene le peculiarità che avevano questi piccoli abitati. Domenica gara long da masochismo puro almeno per quelle categorie che, nonostante i 40 minuti di scalata per arrivare in partenza, dovevano continuare a salire, non si sa fin dove, manco fosse una Sky Race...secondo me quei primieroti ne fanno troppe di quelle robe, tanto da farle sembrare normali ai loro occhi. 
Giulio sabato dà forfait per motivi di studio recita la versione ufficiale della scusa mentre la versione reale del Manager invece recita che aveva puntato tutto sulla domenica in quanto gara molto più adatta alle sue caratteristiche, nonchè gara di levatura nazionale e non regionale, come invece era il sabato, quindi adatta anche dal punto di vista dell'immagine e del marketing per la sponsorizzazione del profilo dell'atleta. La scelta era stata ponderata da tempo visto anche l'aspetto metabolistico della questione infatti, come tutti gli sportivi sapranno (perchè Davide Cassani e Marco Selle insegnano) una gara breve ma intensa porta ad una produzione di lattato molto maggiore rispetto ad uno sforzo lungo ma continuo. Andando ad attivare la soglia anaerobica del nostro metabolismo, che va circa oltre il 90% della nostra soglia massima in termini di battiti cardiaci, si avrà di conseguenza un recupero più lento in quanto l'acido lattico tende ad accumularsi, sotto forma di tossina all'interno dei nostri muscoli e lo smaltimento non sempre risulta veloce. In questi termini si va dai 1-2 giorni per un' atleta formidabile come Giulio, 2-3 per un' atleta medio, 3-4 per una persona normale fino ad arrivare ai 5 giorni esatti per il Manager. Ed è per questo che una mezza giornata non risultava sufficiente secondo i nostri calcoli, nonostante le ottime doti del nostro campione, per garantire una prestazione degna del suo nome.
Giulio in una situazione di produzione di acido lattico ad una soglia massima anaerobica del 110% (e lode)
Peccato però che l'orienteering non sia solo corsa, conti e acido lattico. Infatti purtroppo esistono anche i "trenini" che si vengono a formare durante le gare e che, manco a farlo apposta, vanno sempre ad influire negativamente sulla gara di Giulio. Tant'è che intorno agli ultimi punti della gara (fatta in maniera abbastanza pulita fino a quel momento), Giulio viene raggiunto da uno di questi fantomatici treni, che come vagone di testa aveva chiaramente uno dei nomi in alto della classifica. È inutile dire che i vagoni secondari del treno siano arrivati meglio in classifica rispetto a Giulio.
Ma non è finita qui... oltre al danno pure la beffa!!!
Arrivato all'arrivo infatti, essendo stato raggiunto proprio quasi a fine gara da questo treno, Giulio viene ingiustamente accusato di averlo "seguito" (il treno) per tutta la gara in quanto era arrivato, bene o male, nello stesso istante. In realtà, essendo che rimaneva in pratica un tratto breve, pure in asfalto, era improbabile che Giulio si facesse staccare pure lì o che ad ogni modo potesse trarre grosso giovamento da questa situazione tattica e, vista la situazione, i soliti diffamatori hanno provato a rovinare l'immagine vergine di un campione in erba, probabilmente intimoriti dal suo enorme potenziale. 
Questo da un canto potrebbe fare anche piacere ma dall'altro potrebbe destabilizzare le menti meno sveglie e volte al greggismo (termine inventato derivante da gregge... inteso come gregge di pecore) andando ad alimentare il falso stereotipo per cui Giulio sarebbe un inseguitore, un ciuccia ruota, una sanguisuga insomma. Bisogna dire basta a questi sopprusi! Bisogna dire basta alle falsità e ai ragionamenti di comodo! Bisogna dire "eh forza Giulio!".
A causa di ciò Giulio comclude la gara ad una mesta e mediocre metà classifica che non soddisfa nè lui nè il Manager, ma se è la prestazione quella che conta, come si dice nel calcio, le prospettive sono ottime e carne al fuoco per fare meglio nelle prossime settimane ci sarà a partire dai Campionati Italiani Middle del prossimo fine settimana.
   
    

mercoledì 10 aprile 2013

LIPICA OPEN THE WOOD SEASON (part 2)

La giornata si apre all'insegna di un'altra giornata di pioggia. Giulio rinvigorito dalla consegna del bricchetto nella roccia (foto ufficiali devono ancora pervenirmi... questo è il motivo del ritardo di questo post) si alza più vispo che mai. Oltretutto nessuno lo sveglia a suon di botte come potrebbe succedere in presenza di Raus o Bezzi (era alloggiato al piano di sopra), ma ad ogni modo avrebbe avuto buona concorrenza vista la presenza di Sbabu in camera. Dario è più buono di quanto lo voleva far intendere la sera prima al momento dell'uscita del locale e per sua fortuna (e di tutti gli altri) Giulio non russa. Tuttavia Giulio non passa mai inosservato e quando tutti dobbiamo aspettarlo con la borsa pronta per andare verso il pullmino, qualche attacco omicidia attanaglia la mente di Rinaldi; Giulio se ne accorge e, a sua discolpa, tira fuori scuse inaccettabili, non considerando che le ragazze (...le ragazze!) erano già pronte da un quarto d'ora. 
La prima sfida di giornata diventa quella di parcheggiare il pulmino vista l'enorme quantità di fango presente causa piovute insistenti (vedi video per capire la situazione).
La seconda è stata quella trovare il ritrovo immerso in una nuvola di nebbia, il terzo arrivare in partenza in tempo. Fortunatamente Giulio partiva non troppo presto e tutto ha proceduto come da copione, o per meglio dire, bene. 
Il lavoro psicologico della sera prima dimostra di aver avuto il suo effetto in quanto Giulio riesce a fare anche una bella gara, lasciando nel bosco solo 10 minuti di errore, che sono pochi di meno dal distacco dal primo classificato. Considerando che i minuti di errore sono calati da infinito a 10, il miglioramento è stato notevole e se il trend dovesse rimanere questo, non passerà molto tempo prima di vedere Giulio sul tetto del mondo dell'orienteering. 
Da segnalare anche l'ottima prestazione di una nuova seguace e fan sfegatata di Giulio, tal Annalisa che, alla sua seconda gara disputata in assoluto (a Lipica entrambe, togliendo i giochi studenteschi), riesce a fare un tempo molto simile a coetanee molto più esperte di lei. Che si sia trovata la compagna di staffetta ai mondiali di Giulio nel Team Event fra qualche anno? Per intanto ci basta che rimanga fedele alla causa e alla passione verso l'atleta Giulio, poi si vedrà. 
Infine vi vorrei mostrare una scelta di percorso dove Giulio ha fatto chiaramente il miglior tempo nei confronti dei suoi avversari:

   
per chi non lo sapesse la traduzione di Giulio Zucal in ceco è Jan Prochazka... 
lo so, lo so... Giulio Zucal suona molto meglio ma che ci volete fare, questi esteri inventano nomi sempre più strani. È un pò come il centrale dell' Itas Diatec Trentino, Mitar Djuric, che quando gioca in Champions League lo chiamano con un nome greco o bosniaco impronunciabile.

The Manager

 Silvan 

venerdì 22 marzo 2013

UN GIORNO IMPORTANTE

Sapete perchè è famoso il canonico venerdì 17? 
Per la sfiga? Naaahh...
Per superstizione?Naahh...
Per il gatto nero che ti attraversa la strada? Fuori strada...

Avete presente le varie profezie che girano in questi giorni, o più in generale nell'ultimo periodo, ma che aleggiano già da quasi un anno? (mi verrebbe da dire da quando è nato Origiulio.blogspot.it ma forse non è così... o forse si... chissà). Si quelle profezie riguardo, per esempio, i Maja riferite al 21 dicembre 2012, che non avrà fatto altro che causare un notevole incremento delle nascite per settembre 2013, o quella più recente del cosiddetto "Papa nero" identificato da Nostradamus come il nostro recente papa Francesco, in quanto a capo dell' ordine dei gesuiti, che sembrerebbe essere, secondo il noto profeta francese, l'ultimo tra i successori di Pietro. 
In realtà tutte queste profezie non sono altro che l'anticamera di una profezia molto più sconvolgente e importante. Il mondo si stava preparando per la giunta di questo giorno, il fatico Venerdì. Voi penserete adesso.... "azzo scrivi che oggi è il 22!!!" "chi te la insegnata la matematica!!! Nostradamus???" (certo in effetti non sarebbe stato male; era un'astrologo oltre che un profeta, un minimo di matematica l'avrà dovuta sapere per forza...).
Ebbene signori, oggi è Venerdì 17 nel senso che oggi, venerdì appunto, si festeggia l'anniversario della nascita di Giulio per la 17ma volta o, più volgarmente detto, oggi, Venerdì, Giulio compie 17 anni!!  

È quindi, doveroso da parte del Manager, augurare al suo campione, ogni bene, soprattuto relativamente a bussola e cartina, e augurargli un 2013 pieno di mazzate per gli avversari per fare in modo che possa riuscire a vincere qualche gara... (in realtà doveva essere una sorpresa ma ha già iniziato a farlo, a Villazzano, mater patriam orientisticamente parlando, del nostro campione - più avanti ulteriori info a riguardo).
Oltre al suo fedelissimo Manager ha voluto contibuire un'altro campione dell'orienteering a livello mondiale nel rendere noto al mondo i suoi più sentiti auguri a Giulio. Si riportano alcune sue dichiarazioni recenti ad altre un pò più datate. Che anche questo sia uno sprono ancora maggiore per impegnarsi al meglio in ciò che ti riesce pegg...ehm.. meglio. 

   


AUGURI GIULIO!!!!


lunedì 18 marzo 2013

LIPICA OPEN THE WOOD SEASON (part 1)

(Premessa) Ok questi titoli in inglese non stanno a significare che l'inglese sia il mio pane (tutt'altro), anche se i Manager dovrebbero essere il più internazionali possibili al giorno d'oggi (lo ammetto, è una pecca), lo scopo reale sta nell'attirare più extraitalici possibili a seguire le gesta del Grande Giulio (il GG) e dopo il commento lasciato dalla gentilissima, bellissima, simpaticissima e fortissima signora Anderson nel seguente POST, l'umore in tal senso è alle stelle e gli orizzonti possibili a questo punto diventano sconfinati e andando inoltre a fare il confronto con Orimarty and Raus non mi risulta affatto che ci siano stati tali riconoscimenti in questa direzione per loro (5001 a 10000 e palla al centro!! Tiè!!). (Fine della premessa)
Detta questa cosa perlopiù inutile, è doveroso concentrarsi sul week-end appena trascorso a Lipica tra alti e bassi, o meglio, per essere più precisi, tra bassissimi e medio-alti. 
Bassissimi significa ciò che nella mente di un orientista medio dovrebbe significare nel conceto "gara da dimenticare, ma nel senso che la dimentico sul serio perchè una gara del genere non la ripeterò effettivamente mai più!". Nella mente del nostro Giulio significa "domani speriamo di arrivare a livelli bassi che per lo meno un salto in avanti lo faccio". Tradotto "il preparatore psicologico, nonchè Manager, ha fatto per bene il suo dovere ed è riuscito inaspettatamente a far dimenticare l'indimenticabile nel giro di poche ore con il risultato di ottenere dall'atleta una prestazione soddisfacente". Ma torniamo a capo e partiamo dall'inizio:

Saturday afternoon (Race 1 - Long Distance) [per lo stesso motivo spiegato in premessa]    

La carovana del Trent-o giunge a destinazione intorno alle 11.30 presso il paciocoso ritrovo di gara. Ore 12.00 la Snai elimina dalla quote per eccesso di ribasso (x tendente a 1) il non ritorno all'ovile di Giulio, se avrà intenzione di partire, mentre la società di scommesse slovena non ben informata del lotto dei partenti dà ancora una quota, seppur bassa, per il suo ritorno.
Ore 12.30 Giulio si rende conto della forte presenza femminile all'interno del pullmino del Trent-o, nonostante avesse viaggiato con lui per tutto il tragitto di andata, solo che per metà viaggio dormiva e per l'altro era nei sedili davanti impegnato a fare il Dj ed ascoltare le "cagate" di Fabietto. A questo punto anche l'agenzia di scommesse slovena sta seriamente pensando di chiudere le quote.
Ore 12.45 Giulio riceve il tanto atteso e meritato bricchetto nella roccia, con tanto di bacio delle Miss (Augustina e Annalisa). A questo punto le agenzie di scommessa iniziano a pensare di pagare direttamente gli scommettitori all'immediato della scommessa sul non arrivo di Giulio a fine gara.
Ore 12.50 Dichiarazioni di Giulio a caldo dopo il conferimento del bricchetto nella roccia:"Ringrazio tutti per questo premio, in particolare il mio Manager, e vi prometto che cercherò di non perderlo" (nello stesso istante Snai slovena dichiara ufficialmente bancarotta).
(Back Forward) Meno di 24 ore più tardi Giulio perde il pettorale di gara...Giulio ha mantenuto la promessa...il bricchetto non l'ha perso! Il presidente di Snai slovenia, una volta accertata la salvezza della sua azienda, dichiara:"Miracolo! Queste cose succedono solo ogni dimissione di papa" (End of Back Forward).
Ore 13 e zifola Giulio decide di avventurarsi per le selve di Lipica.
Ore 13.11 più il tempo del Manager per fare tre lanterne e mezzo, un probabile scommettittore che aveva investito tutti i suoi beni sulla disfatta di Giulio nonchè probabile avversario della società scommettitrice sopracitata, il cosidetto in termini tecnici, Sbabu, cerca di distrarre Giulio, lanciandogli urli intimidatori e ambigui. Giulio, dall'alto della sua concentrazione ed eccelsa sensibilità, non sa più che fare e vaga intontito e confuso avanti e indietro sulla cima di una leggera costa.
Ore... molto tarda Giulio si presenta all'arrivo ma mentre tutti si aspettano un ritiro, Giulio sfoggia lo scontrino dei tempi che certifica l'effettivo raggiungimento di tutti i punti di controllo (anche 4-5 in più in realtà). Da parte di Snai slovenia nessuna novità, bancarotta ufficializzata.
Ore... molto tarda + 5 minuti  L'agenzia italiana Ansa scrive che c'è stato una cambio di posizioni nella classifica dei 10 uomini più ricchi al mondo con una new entry che ha oltretutto appena cambiato residenza alle isole Cayman.
Ore... molto tarda + 10 minuti Il Manager di Giulio dichiara:"Per fortuna che i matematici hanno inventato i numeri interi infiniti, un giorno forse potremo così arrivare ad un algoritmo che ci calcoli il tempo impiegato da Giulio per la gara di oggi"
Ore... molto tarda + 15 minuti Annalisa e Augustina dichiarano su proposta di un bacio di consolazione a Giulio:"Il nostro bacio è valido solo per i campioni, la nostra saliva non è a disposizione delle mezze calzette" (...ingrate...)
Ore 18 circa Sistemazione presso ostello
Ore 18 e zifola Giulio viene acclamato da molti (uomini e donne) mentre si fa la doccia invitandolo a fare presto. Tutti vogliono vedere nudo il nostro campione e ammirare i suoi maestosi muscoli. Almeno una dozzina aspettano ansiosi fuori dal bagno. Le ragazze addirittura si ammassano sulle scale quasi strappandosi i capelli dall'emozione. A rovinare l'atmosfera il solito Sbabu che si mette ad intonare una qualche opera classica che fa scappare almeno la metà delle ragazze.
Ore 20 Se magna... in un postino niente male. Cibo buono, musica buona, ballo pessimo. Giulio e Sbabu per far pace danno luogo ad un romantico ballo (Sbabu era la donna chiaramente). Le ragazze, inizialmente schifate non ne vogliono sapere di separare i due, proponendosi come sostitute, ma poi sulle note di Gangnam Style (utilizza pure le note quella "canzone") si scatenano (con annessa presa per il culo del cantante della serata). Deve comunque intervenire Bezzi per mettere a posto le cose ed accoppiare, danzamente parlando, i pulzelli.
Ore 22 e oltre probabilmente DP tira fuori dal cilindro il fucile da caccia che porta dietro per queste evenienze e invita calorosamente i presenti orientisti (in particolare quelli che dormiranno nel suo ostello) a defluire i propri arti inferirori verso la periferia del locale. La minaccia è quella di smettere di scrivere sul suo blog con l'aggravante di censura totale per i possessori di altri blog nella sua lista per altri eccessivi minuti persi a "non alzare le chiappe".
Ore 23 circa Tutti sperano che Sbabu non russi, come candidamente se ne era vantato fino al momento di coricarsi....Ad ogni modo, per il bene comune, è stato ingaggiato Cristian come addetto tirapugni con licenza di svegliare ma anche soffocare se necessario.
   

to be continued.....        
            

mercoledì 6 marzo 2013

ORIGIOCHI INVERNALI 4.0

Questa volta verrà proposto qualcosa che non è propriamente farina del mio sacco ma avevo bisogno di tagliare questo digiuno da post che si prolunga da un pò troppo tempo. Avrei da scrivere della non grande prestazione del mitico Giulio a Madrano ma la prestazione purtroppo (anche questa volta verrebbe da dire) non è stata degna del suo nome e delle attese. Quindi finchè la mia creatività non riuscirà a trovare ulteriori scuse degne e valide, ormai al limicino, a queste non esaltanti prestazioni pre-stagionali, aspettando anche il primo test alla Lipica Open, vi lascio a questi futili ma simpatici giochini, sperando che nel frattempo la memoria non dimentichi il sabato di Madrano.

REBUS (15)



INDOVINA CHI

È un orientista, perlopiù trentino, non un divo di Hollywood... Chi è?

[domanda riservata ai non possessori di profilo Facebook]


Infine una prova dei nostri numerosi fan che piano piano si stanno ampliando cercando di raccattare consensi in ogni maniera


NB: "anche" è un mero errore di scrittura!!!


The Manager

martedì 12 febbraio 2013

ORICUP A FREDDONAZZO

Sabato 9 è andata in scena un' altra prova del circuito invernale trentino-valsuganoto di corsa orientamento in quel di Caldonazzo. Il nome del paese, come si intende dal titolo, non rendeva onore alla temperatura registrata, o comunque percepita, facendo concorrenza quasi alla prova svoltasi a Baselga di Pinè ormai quasi due mesi fa nella quale non si sono presentati un sacco di atleti causa condizioni meteorologiche avverse. Giulio coscente del pericolo imminente, e patito due settimane prima, questa volta si era premonito di guanti protettivi alle mani ma nonostante ciò il suo premuroso Manager ha comunque ben deciso di partire poco prima di lui con lo scopo poi di farsi raggiungere per poter monitorare costantemente lo stato di salute del suo atleta. E infatti questo è avvenuto, solo che, nelle direttive pregara, non era stato previsto che anche l'atleta dovesse preoccuparsi della salute del suo Manager. Infatti, come da previsione, Giulio parte intorno ai due minuti circa dopo il suo Manager; già alla lanterna 6 il Manager può iniziare a svolgere il suo mestiere in quanto già inizia ad essere a vista il suo atleta. L'atleta viene così monitorato da davanti costantemente per altre due lanterne, in modo che finisse la parte più preoccupante del tracciato, ovvero quella più lontana dal ritrovo che, in caso di eventuali problemi, avrebbero reso più necessari i soccorsi anche perchè maggiormente attanagliata da insidie quali ghiaccio e neve sul terreno di gara. Arrivati alla lanterna 8 si è praticamente tornati in paese e a quel punto il Manager decide di farsi da parte e lasciare in pace il proprio atleta ma la generosità di Giulio è troppo forte. Infatti quattro lanterne dopo, visto il Manager in difficoltà a trovare una lanterna che era caduta, sbuca miracolosamente dal vicolo Giulio che gli mostra la retta via (il telo della lanterna). A questo punto il Manager, già che c'è, decide di valutare il suo atleta nella parte più tecnica della gara e lo segue per due lanterne; una volta verificato e soddifatto del riscontro che Giulio ha offerto lo lascia andare per la sua strada un' altra volta. A questo punto il Manager, svolto a dovere il suo compito rallenta il ritmo pensieroso sul da farsi nell'analisi post gara e su quali consigli pratici poter infondere nella mente del campione. Circa 5-10 minuti dopo, finita la prova, il Manager, incamminandosi verso il ritrovo della gara, cerca con insisenza il suo atleta puntando direttamente al ristoro come da insegnamento principe inculcato a Giulio da doversi effettuare nell'immediato post gara, ma nulla. Cerca, cerca e ricerca dopo un pò se lo ritrova arrivare da dietro dove era posizionato il "Finish" e il Manager preoccupato gli chiede:"ma sei appena arrivato???" ed è in quel esatto momento che il Manager capisce. Per tutto quel tempo l'allievo si era curato di verificare che il Manager finisse la prova senza problemi o cadute, ben nascosto per non creare problemi. Probabilmente non aveva ben chiaro inizialmente che questo compito spettava soltanto al Manager o semplicemente la sua generosità è stata talmente grande che neanche il riscontro del cronometro sulle classifiche gli interessava a fronte della salute del suo mentore. 
A questo proposito non resta che riflettere su questo grande gesto che è sinonimo di grandi valori e grande sport. Se in questo mondo fossero tutti come Giulio non ci sarebbe bisogno di fare le vacanze in Turchia per Alex Schwazer e di far vincere il Tour de France a "Birillo" il cane di Ivan Basso o di proporre giuramenti spropositati a Mario e Francesco (vedi video).


A questo punto non resta che dire "GRAZIE GIULIO" per il tuo gesto e per l'esempio che dai a tutti noi.

Il Manager, orgoglioso del suo campione,

Silvan