mercoledì 10 aprile 2013

LIPICA OPEN THE WOOD SEASON (part 2)

La giornata si apre all'insegna di un'altra giornata di pioggia. Giulio rinvigorito dalla consegna del bricchetto nella roccia (foto ufficiali devono ancora pervenirmi... questo è il motivo del ritardo di questo post) si alza più vispo che mai. Oltretutto nessuno lo sveglia a suon di botte come potrebbe succedere in presenza di Raus o Bezzi (era alloggiato al piano di sopra), ma ad ogni modo avrebbe avuto buona concorrenza vista la presenza di Sbabu in camera. Dario è più buono di quanto lo voleva far intendere la sera prima al momento dell'uscita del locale e per sua fortuna (e di tutti gli altri) Giulio non russa. Tuttavia Giulio non passa mai inosservato e quando tutti dobbiamo aspettarlo con la borsa pronta per andare verso il pullmino, qualche attacco omicidia attanaglia la mente di Rinaldi; Giulio se ne accorge e, a sua discolpa, tira fuori scuse inaccettabili, non considerando che le ragazze (...le ragazze!) erano già pronte da un quarto d'ora. 
La prima sfida di giornata diventa quella di parcheggiare il pulmino vista l'enorme quantità di fango presente causa piovute insistenti (vedi video per capire la situazione).
La seconda è stata quella trovare il ritrovo immerso in una nuvola di nebbia, il terzo arrivare in partenza in tempo. Fortunatamente Giulio partiva non troppo presto e tutto ha proceduto come da copione, o per meglio dire, bene. 
Il lavoro psicologico della sera prima dimostra di aver avuto il suo effetto in quanto Giulio riesce a fare anche una bella gara, lasciando nel bosco solo 10 minuti di errore, che sono pochi di meno dal distacco dal primo classificato. Considerando che i minuti di errore sono calati da infinito a 10, il miglioramento è stato notevole e se il trend dovesse rimanere questo, non passerà molto tempo prima di vedere Giulio sul tetto del mondo dell'orienteering. 
Da segnalare anche l'ottima prestazione di una nuova seguace e fan sfegatata di Giulio, tal Annalisa che, alla sua seconda gara disputata in assoluto (a Lipica entrambe, togliendo i giochi studenteschi), riesce a fare un tempo molto simile a coetanee molto più esperte di lei. Che si sia trovata la compagna di staffetta ai mondiali di Giulio nel Team Event fra qualche anno? Per intanto ci basta che rimanga fedele alla causa e alla passione verso l'atleta Giulio, poi si vedrà. 
Infine vi vorrei mostrare una scelta di percorso dove Giulio ha fatto chiaramente il miglior tempo nei confronti dei suoi avversari:

   
per chi non lo sapesse la traduzione di Giulio Zucal in ceco è Jan Prochazka... 
lo so, lo so... Giulio Zucal suona molto meglio ma che ci volete fare, questi esteri inventano nomi sempre più strani. È un pò come il centrale dell' Itas Diatec Trentino, Mitar Djuric, che quando gioca in Champions League lo chiamano con un nome greco o bosniaco impronunciabile.

The Manager

 Silvan 

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